Numerosi anni di esperienza con sistemi implantari di successo e svariati modelli di fissazione, abbinati alle più moderne tecnologie di materiali e rivestimenti, hanno portato allo sviluppo di questo nuovo sistema di cotile acetabolare. Ciò che ne consegue è il versatile sistema di cotile acetabolare MobileLink non cementato.
Il sistema di cotile acetabolare MobileLink è disponibile in due varianti: un cotile con fori raggruppati (“cluster-hole”) con incastro “press-fit” e un cotile con fori multipli (“multi-hole”) con incastro “press-fit”. Entrambe le versioni dei gusci sono disponibili con PlasmaLink, un doppio rivestimento TiCaP o una superficie TrabecuLink.
Il doppio rivestimento TiCaP combina una superficie porosa per il fissaggio primario con il nostro rivestimento di fosfato di calcio osteoconduttivo2 HX. Questa combinazione è progettata per dare una stabilità primaria e un’osteointegrazione ottimali.
La struttura tridimensionale di TrabecuLink, grazie alla dimensione dei pori, alla porosità e alla profondità della struttura, contribuisce a promuovere l’osteoconduzione e la microvascolarizzazione, tenendo conto dei requisiti dello strato proteico che ricopre la struttura (fibronectina - vitronectina - fibrinogeno).4,5
Il sistema di cotile acetabolare MobileLink può essere utilizzato con inserti in ceramica o UHMWPE. Gli inserti UHMWPE sono disponibili nelle versioni X-LINKed ed E-DUR (X-LINKed, Vit-E PE). Tutti gli inserti in UHMWPE sono disponibili in versione standard e anche con protezione anti-lussazione. Il sistema di cotile acetabolare MobileLink può essere combinato con offset modulari e/o adattatori guscio/inserto inclinabili (“Face Changer”). Gli adattatori consentono il ripristino dell’anatomia negli interventi di revisione. Inoltre, gli adattatori permettono l’utilizzo di inserti in ceramica in interventi di artroplastica di revisione.
Il sistema di cotile acetabolare MobileLink può essere trasformato in un sistema modulare a doppia mobilità, con l’uso di inserti a doppia mobilità realizzati a partire da EndoDur. L’inserto a doppia mobilità serve per accogliere i rivestimenti a doppia mobilità in polietilene del sistema a doppia mobilità BiMobile.
Il concetto di doppia mobilità è stato sviluppato dal Prof. Gilles Bousquet negli anni ‘70 con l’obiettivo di evitare lussazioni ricorrenti dell’anca. Un sistema modulare a doppia mobilità è composto da un inserto a doppia mobilità con una superficie interna estremamente lucida posta in un guscio in cui si muove un rivestimento mobile in polietilene con una testa protesica inserita tramite incastro a pressione.
Caratteristiche e vantaggi della doppia mobilità:
La struttura tridimensionale TrabecuLink, con la sua geometria dei pori (porosità: 70%, dimensione dei pori: 610 – 820 μm, profondità struttura: fino a 1 mm) garantisce un’eccellente crescita cellulare. 4,5,10
Riempimento dei pori
La sequenza di immagini mostra il riempimento di un poro della struttura TrabecuLink con tessuto in condizioni di coltura cellulare in vitro. La fibronectina fissata dai fibroblasti umani e continuamente riorganizzata per un periodo di otto giorni è visibile sotto forma di fibre verdi. La fibronectina è un componente della matrice extracellulare che si forma in una fase iniziale del processo di guarigione. Costituisce una base per l’incorporazione del collagene, il che è essenziale per la mineralizzazione del tessuto e la crescita dell’osso nella struttura. Oltre all’accumulo di fibronectina, che aumenta nel tempo, si può osservare una chiara contrazione della matrice verso il centro del poro. Questo meccanismo di contrazione, attribuibile alle forze cellulari che agiscono nel tessuto, accelera la velocità di riempimento del tessuto rispetto a una crescita tissutale strato per strato (riferimento: Joly P et al., PLOS One 2013; journals.plos.org/plosone/article. Julius Wolff Institute, ospedale universitario della Charité di Berlino)
Ampia selezione di dimensioni (Ø 42-80 mm)
Materiali di ultima generazione, come il polietilene E-DUR®
Doppio rivestimento ruvido TiCaP® clinicamente provato 2
Sicuro: inserti a triplo fissaggio
Tecnologia unica di fissaggio Face Changer1, 3
50/36 mm – piccolo fuori, grande dentro
Codifica a colori per efficienza dei flussi di lavoro
Elevata flessibilità, scorta minima
Flessibilità intraoperatoria
Semplice set di strumenti e codifica a colori per procedure chirurgiche efficienti
Adattatore guscio/inserto (Face Changer) per la ricostruzione anatomica1
Varie opzioni di posizionamento delle viti ossee1